Premessa: una prima valutazione del DEF e della manovra
L’11 aprile 2017 il Consiglio dei ministri n. 23 ha approvato sia il Documento di economia e
finanza (DEF) 2017, pubblicando tutti i documenti che lo compongono, sia un Decreto legge
contenente “disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali,
ulteriori interventi in favore delle zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo”, la cui
analisi appare indispensabile per delimitare le politiche economiche dei prossimi mesi, prima
ancora che quelle del 2018 e degli anni successivi delineate dalle diverse misure elencate nel DEF
che verranno tradotte nella prossima Legge di Bilancio, a fine anno. Eppure, il testo del decreto non
risulta ancora pubblicato. Per l’analisi delle misure che definiscono la manovra correttiva si farà,
dunque, riferimento al comunicato stampa del sopracitato Consiglio dei ministri.
Il quadro macroeconomico: restiamo in coda, ma più diseguali e più disoccupati
Il DEF 2017, attraverso soprattutto il Programma di Stabilità (PS) e il documento di Analisi e
tendenze della finanza pubblica (AFP), descrive una programmazione economica per i prossimi
anni senza alcuna ambizione di recuperare i livelli di crescita e occupazione pre-crisi – oltre che di
tracciare la rotta di un nuovo modello di sviluppo più “intelligente, inclusivo e sostenibile”
(EU2020). Anzi, le politiche economiche del Governo si inseriscono esplicitamente “nel solco della
strategia finora adottata” (p. II della Premessa a tutti i documenti). Il quinto DEF – ultimo- di
questa legislatura è quindi caratterizzato dalla continuità delle politiche messe in campo che non
hanno avuto quel tratto espansivo necessario a far ripartire il paese.
Sul versante della crescita, tutti gli ultimi dati Istat sui conti nazionali e sulla produzione mostrano
solo rimbalzi alternati evidenziando che l’economia italiana non è ancora sulla via della ripresa
effettiva. (...)
Qui trovi il testo integrale dell'audizione
Fonte: Ufficio Stampa Cgil
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