“Del Grande, privato della libertà da circa una settimana, è in Turchia solo per svolgere la sua attività professionale e per documentare la situazione esistente nelle zone di confine tra Turchia e Siria. Ciò – prosegue il dirigente sindacale – non può costituire motivo per un’ingiusta e prolungata detenzione”.
“La Cgil – conclude Durante – chiede alle autorità italiane, al ministero degli Esteri, al personale diplomatico in Turchia, di adoperarsi affinché al nostro connazionale, che comincia oggi uno sciopero della fame, sia immediatamente restituita la libertà”.
Fonte: Ufficio Stampa Cgil
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