Non
è per noi confortante sapere che una grande azienda come Poste
italiane ,con i bilanci in attivo, per affrontare le sfide del
mercato porti avanti la strategia di ridurre i posti di lavoro
chiudendo alcuni uffici e favorendo, con esodi incentivati,
l'uscita del personale .
Tutto
ciò sta creando una serie di difficoltà all'utenza, insoddisfatta
del servizio che riceve e un forte malcontento tra operatori del
recapito , sportellisti e Dup.
Non
è nostro compito trovare la soluzione ad ogni male ma sicuramente
non possiamo restare a guardare quanto sta accadendo .
Numerosi
colleghi continuano a segnalarci le grandi difficoltà che trovano
ogni giorno a causa della mancanza di personale e le gravi condizioni
che vivono per garantire la quotidianità del servizio .
In
ogni ufficio quotidianamente vengono distaccate una o più unità,
per non parlare degli Up di gestione B ormai diventati a
monoperatore e , se qualcuno osa ribellarsi , la Direzione di filiale
minaccia di trasferirli ad altri uffici.
Spesso
al mattino ,dopo aver iniziato l'attività nella propria sede ,tanti
lavoratori ricevono
telefonicamente l'ordine di recarsi urgentemente
in un altro ufficio .
Pur
comprendendo che l'azienda può trovarsi in difficoltà a far fronte
alle emergenze e, per tali intendiamo l'apertura di un ufficio che
altrimenti rimarrebbe chiuso ,questi ordini perentori mattutini
vengono utilizzati non solo per carenza strutturale ma anche per
distribuire il personale in quegli uffici dove esiste il gestore code
e così dimostrare che tutto è in regola .
In
questo modo si lascia in difficoltà tutti gli altri uffici che non
sono dotati di questo strumento di controllo .
Questa
è un'offesa all'intelligenza del lavoratori e una mancanza di
rispetto per i clienti in quanto tutto viene regolato in funzione
del budget aziendale.
Tutto
ciò premesso noi, come già richiesto in passato rivendichiamo una
programmazione di questi distacchi con un preavviso di almeno 24 ore, al fine di permettere al personale di organizzarsi e di non dover
stravolgere all'ultimo minuto i propri impegni personali e familiari.
Chiediamo
di programmare i distacchi nell'ambito dei bacini a suo tempo
concordati e firmati dall'azienda , e di limitare drasticamente
quelli giornalieri.
I
colloqui gestionali in azienda creano tensioni, umiliazioni e
richieste sempre piu frequenti di demansionamento da parte del
personale e, a tutto questo, aggiungiamo il problema delle richieste
di part-time (regolarmente respinte dall'azienda) da parte di tanti
lavoratori che non riescono più a reggere questa situazione.
Segnaliamo
infine l'assenza di una costante manutenzione del microclima , degli
strumenti di controllo delle banconote e di sedie e banconi rotti e
non a norma , in tanti uffici .
Vogliamo
informarvi che se l'azienda continuerà a non affrontare i problemi
e mantenere questi comportamenti, inoltreremo denuncia formale alle
autorità competenti per chiedere il rispetto dei diritti e della
dignità per tutti i lavoratori di Poste italiane .
Distinti
saluti
La
segretaria Slc/Cgil territoriale
(
Storti Laura )
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