Per la dirigente sindacale “i contratti nazionali di lavoro devono essere in questa fase lo strumento per difendere e rilanciare il potere d’acquisto e per gestire le riorganizzazioni e la ripartenza delle attività, a partire dalla valorizzazione delle competenze, dalla gestione degli orari e delle flessibilità, dall’utilizzo degli ammortizzatori sociali”. “Tutti temi che – evidenzia Scacchetti – non possono essere affrontati unilateralmente dalle imprese, ma devono vedere un grande protagonismo del lavoro e del sindacato. Le nostre proposte – afferma – sono chiare, tra queste anche la detassazione degli
aumenti contrattuali per favorire il loro rinnovo e rilanciare i consumi”.“In una fase di grandi incertezze, dal punto di vista sanitario ed economico, è indispensabile rimettere al centro il lavoro e la difesa dell’occupazione. Per questo – prosegue la segretaria confederale – sarà essenziale prorogare gli ammortizzatori e, nel contempo, rilanciare tutti gli investimenti utili alla ripresa e alla creazione di nuove opportunità di lavoro. Non è con i licenziamenti che si aiuta il Paese a traguardare un periodo così difficile”.
“In assenza di risposte – conclude Scacchetti – siamo pronti a dare continuità alla mobilitazione unitaria dello scorso 18 settembre con lo slogan ‘Ripartire dal lavoro’”.
Fonte: Ufficio Stampa Cgil
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