“Il potenziamento della rete dei servizi territoriali è indispensabile, sia per rendere più efficiente il piano vaccini, che per assicurare interventi sociali e sanitari integrati nei luoghi dove vivono le persone: a domicilio, nelle case della salute, nelle scuole, nei luoghi di lavoro. Questo – ha sostenuto la dirigente sindacale – può evitare di sovraccaricare l’ospedale di funzioni improprie, serve per riconvertire e riqualificare anche Rsa e case di riposo, e per sostenere il diritto delle persone, soprattutto di quelle anziane non autosufficienti, a vivere ed essere curate a casa propria”.
Dettori ha sottolineato infine che per realizzare tutto ciò “occorre valorizzare e potenziare la principale risorsa del welfare: le persone che lavorano nei servizi socio sanitari. Servono piani di assunzione, formazione e una maggiore integrazione fra i diversi professionisti, a partire dai medici di medicina generale che devono essere inseriti nel SSN con tutte le figure sanitarie e sociali come infermieri di comunità, educatori, assistenti sociali, psicologi, tecnici, terapisti della riabilitazione, Oss”.
Fonte: Ufficio Stampa Cgil
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